Le Corbusier, pseudonimo di Charles-Edouard Jeanneret-Gris, è considerato tra le figure più influenti e di spicco nella storia dell’architettura contemporanea. Nato nel 1887, è stato un architetto, urbanista, pittore e designer svizzero naturalizzato francese.
Agli inizi della sua carriera, riscontrò scetticismo nelle sue opere, poiché ritenute troppo rivoluzionarie e sovversive nelle apparenze; ciò nonostante, la sua particolare concezione del design, gli fece guadagnare un vasto riconoscimento professionale.
La su prima opera architettonica gli fu commissionata all’età di 17 anni, dal nome Villa Fallet, dimora storica riconosciuta come un edificio di importanza culturale dal governo svizzero. Tra le sue opere architettoniche di rilievo ricordiamo Villa Jeanneret-Perret: detta anche “Maison Blanche”, fu progettata dall’architetto per i suoi genitori ed è stata aperta al pubblico dal 2005 e proposta dal governo svizzero come patrimonio dell’umanità; Villa Schwob: conosciuta anche con il nome di “villa Turque” è un’abitazione eclettica, con struttura in cemento armato e rivestimento in mattoncini a vista.
Non solo opere architettoniche, il designer si concentrò infatti, anche sulla progettazione di mobili, che lui definiva con il termine “equipement”, cioè equipaggiamento, proprio in base alla sua concezione dell’utilità dell’oggetto stesso.
Il progettista focalizzava tutta la sua attenzione sul concetto dell’utile e della necessità all’uso, nasce così l’idea di spogliare completamente l’oggetto dagli ornamenti, per ricavarne uno completamente nuovo, essenziale e semplice.
Tra i suoi migliori progetti architettonici, spiccano:
Partendo dalla sua concezione radicata di funzionalità, nasce la famosissima e ormai iconica Lampe de Marseille. Così come da lui dichiarato, ammirava le lampade tecniche ed industriali, semplici nella loro funzionalità ed essenziali, ed è proprio a questo che si ispira durante le sue creazioni.
La Lampe de Marseille viene progettata tra il 1949 e il 1952, così denominata dal progetto per l’Unitè d’Habitation per la quale venne disegnata. Realizzata in alluminio, il suo design ci ricorda che è ispirata volutamente alle lampade di illuminazione industriale e quindi il suo design è semplice ed essenziale.
A caratterizzare il design della Lampe de Marseille, è il diffusore in alluminio tornito con due riflettori che orientano il fascio luminoso in direzione opposta, creando così un doppio effetto di luminosità: diretta e diffusa. Gli snodi posizionati sul braccio permettono la rotazione rendendola orientabile dove necessario, nonostante sia ancorata alla parete.
L’estetica essenziale di questa lampada, le ha permesso di mantenere intatto nel tempo tutto il suo fascino di “grande classico”, capace di perdurare nel tempo e non passare mai di moda; realizzata anche nella versione Lampe de Marseille Mini mantiene intatte tutte le sue qualità anche nella riduzione in scala.
Il suo design essenziale ha reso questa lampada un successo senza tempo, si adatta infatti, a qualsiasi tipo di arredamento presente nell’ambiente, rendendola versatile e facile da abbinare dove lo si desidera.
“Our eyes are made to see forms in light; light and shade reveal these forms; cubes, cones, spheres, cylinders or pyramids are the great primary forms which light reveals to advantage; the image of these is distinct and tangible within us without ambiguity. It is for this reason that these are beautiful forms, the most beautiful forms”."I nostri occhi sono fatti per vedere le forme nella luce; luce e ombra rivelano queste forme; cubi, coni, sfere, cilindri o piramidi sono le grandi forme primarie che la luce rivela a vantaggio; l'immagine di questi è distinta e tangibile dentro di noi senza ambiguità. È per questo motivo che queste sono forme belle, le forme più belle ".Le Corbusier